lunedì 25 ottobre 2010

V per Vendetta

Chi di noi potrebbe dire di non aver mai vissuto una situazione in cui scontento, arrabbiato e frustrato per un disservizio ricevuto da un'azienda (o tante volte da un'istituzione pubblica), per essere stato trattato male da un impiegato al telefono e avrebbe tanto voluto trovarsi di fronte IL COLPEVOLE del misfatto o meglio il direttore dell'impresa e assaporare in bocca il dolce gusto della bieca e strisciante VENDETTA?!!

A tutti almeno una volta nella vita è accaduto di sentirsi in diritto di puntare il dito e urlare la propria rabbia.
Eh sì, perché è umano… quando ci si trova in una qualsiasi situazione particolarmente spiacevole è più semplice trovare un colpevole, un capro espiatorio su cui sfogarsi… e cosa si fa quando non si trova? Semplice ! Lo si va a cercare!

Tutti coloro che hanno letto il libro di Pennàc “il signor Malaussene” sanno infatti che la professione di Benjamin (uno dei personaggi) è proprio quella del : CAPRO ESPIATORIO!presso un grande magazzino. E il suo ruolo è quello di “sedare” gli inferociti clienti prendendosi la responsabilità di qualsiasi lamentela.

Ma sappiate che questo mestiere non è più solamente fantasia! Infatti negli stati uniti è una professione a tutti gli effetti.

Mi spiego meglio. Prendiamo l’esempio di un grande magazzino. Tanti clienti, tanti servizi e la ormai assoluta certezza che in questo grande meccanismo non tutti gli ingranaggi funzionino sempre alla perfezione… e allora sbucano fuori decine di clienti che per i motivi più disparati si sentono traditi, sono scontenti, alcuni di loro rabbiosi gridano alla vendetta! E non si fermeranno di fronte alle timide scuse della piacente ragazza all’ufficio informazioni vestita solo di uno scollatissimo abitino in stile natalizio (siamo sotto le feste) con tanto di cappellino rosso e pon pon binco e vaporoso in cima…. Immaginatevi lo scenario di guerra… al ritmo cadenzato di un “mi scuso moltissimo” e un “mi dispiace.. purtroppo non so come aiutarla” la ragazza va avanti per circa un’ora.. è ormai in un bagno di sudore, le sue guance avvampano di imbarazzo e il trucco perfetto fino a un’ora prima ormai sta per cedere alle lacrime di sconforto mentre i clienti imbufaliti fanno capannello di fronte alla reception. Alcuni alzano i toni, altri parlano ad alta voce di “Incompetenza” o di “ Maleducazione” mentre altri condividono le proprie sventure fomentando così gli animi già surriscaldati.. “anche a lei hanno dato il telefono rotto?” ”Roba da non credere!” “A me hanno anche trattato male al telefono!” “ Allora lo fanno con tutti!” ” Chiamiamo il direttore! Scriviamo al giornale!”… e il direttore è lì, nascosto dietro all’albero di natale pieno di palline all’ingresso ,che guarda terrorizzato quella scena da saloon asciugandosi il sudore dalla fronte stempiata , sapendo bene che se non farà qualcosa si trasformerà presto in una scena da arena di gladiatori con la povera ragazza assunta da una settimana come preda … E il direttore in preda al panico pensa .. se si alza e va in soccorso della povera impiegata (che è ormai sull’orlo delle lacrime e finge disperatamente di cercare dei moduli per far vedere che si sta dando da fare per aiutare i clienti) allora le ire degli ormai quasi ex-clienti si catalizzeranno su di lui , e dopo aver ascoltato le urla e gli improperi di ogni singola persona per almeno dieci minuti l’una, dovrà passare la serata, oltre l’orario di chiusura a cercare di rimediare e a raccogliere lettere di inutili lagnanze varie per ore… ma è il 22 dicembre e sua moglie questa sera ha preparato il polpettone.. e poi avevano in programma di guardare il film affittato da due giorni ormai… come fare ?!
Ed ecco che appare.. come un super-eroe con alle spalle la luce bianca il CAPRO ESPIATORIO. Una persona assunta appositamente per fingere di essere l’impiegato un po’ tonto e scortese responsabile di ogni singolo disguido che i clienti hanno avuto con il grande magazzino. Il direttore si fa strada nella folla, si avvicina ai clienti, e dopo aver accolto pazientemente ognuno di loro nel suo ufficio e ascoltato le lamentele finge di chiamare al telefono il responsabile di questa “terribile e incresciosa situazione”. Il “finto” impiegato si presenta nell’ufficio, il direttore lo rimprovera duramente, lo sgrida, lo umilia anche e poi … il colpo di scena … LO LICENZIA! IN TRONCO! .. a questo punto accade una cosa straordinaria… il 99% delle persone che fino a un secondo prima erano pronte ad uccidere… improvvisamente sminuiscono il problema! “ma no .. si figuri.. non lo licenzi… per così poco.. non è necessario.. dopotutto è una cosa risolvibile.. tutto sommato anche io ero nervoso e ho trattato male il signore…” ahhhhhhh… il senso di colpa… che sentimento straordinariamente potente…

E ricordatevi bene che si tratta di una commedia recitata alla perfezione ! Il direttore si sente libero di dire e fare ciò che vuole! Tanto il suo “finto” dipendente è assunto proprio per essere licenziato con una media di dieci volte al giorno!

E cosa ci insegna tutto questo?

Che imparare a gestire le nostre emozioni è fondamentale . Spesso le emozioni negative si impossessano di noi e ci fanno dire e fare cose che normalmente non faremmo mai. Offuscano la nostra comprensione e soffocano la tolleranza. Pensate a quei clienti. Urlano, gridano, insultano e nel fare ciò perdono tantissimo tempo! E poi? Quando viene dato loro quello che chiedevano da ore .. si tirano indietro. Questo perché era la rabbia a parlare, probabilmente giustificatissima, ma sempre rabbia.

E quale miglior metodo per gestire i sentimenti negativi se non quello di utilizzare la comunicazione con noi stessi?

“come posso fare per risolvere questa situazione?”, “Come posso fare per ottenere quello che voglio senza perdere tempo?” fatevi le giuste domande!

E comunicate nel modo migliore con gli altri! Sicuramente saranno disponibili ad aiutarvi!
”Non esistono persone totalmente “cattive”. Date loro il tempo e vi mostreranno il loro lato migliore” Randy Pausch

21 commenti:

  1. Quanto odio quando chiami un numero verde per chiedere delle informazioni e dopo il venticinquesimo passaggio di operatore, dopo aver spiegato praticamente a mezza azienda il tuo problema ed essere stato rimbalzato ad altre persone, quando finalmente il tuo dubbio sta per venire chiarito...incredibilmente cade la linea!!!!
    Però cosa puoi fare?Arrabbiarti un minuto per sfogarti e poi dedicare il restante tempo a trovare una soluzione...

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  2. Alla radice di un esere umano c'è sempre il buono ... il problema è che a volte non si riesce a vederlo ! Gli essere umani però, su questo, sanno sempre stupire ! Bisogna sapere guardare oltre le apparenze !

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  3. Fantastico!!
    questo articolo è davvero meraviglioso e, soprattutto, illuminante!

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  4. l'alticolo è bellisimo,vorrei un ulteriore chiarimento,cosa si intende con:farsi le domende giuste?

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  5. Questo articolo mi fa impazzire! Davvero simpatico e veritiero!

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  6. assurdo....un pensiero malvagio direi, ma comune

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  7. Bello e divertente! Questo articolo mi è piaciuto tanto e il tema trattato è veramente interessante, mi piacerebbe tanto approfondire i discorsi del senso di colpa e degli stati emotivi e di come si possono gestire.

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  8. Incredibile, è buffo pensare che ci siano persone che di professione si facciano licenziare...! la cosa sicuramente vera che ho sperimentato di recente, è che se si comunica in modo adeguato le persone sono proprio pronte ad ascoltarti. Tirare fuori la rabbia che si prova quando si è vittima di disservizi o incapacità non aiuta di certo a risolvere meglio le situazioni. Ho provato a mettermi nei panni di chi risponde al telefono di un servizio clienti di qualunque ente, pubblico o no. Spesso queste persone per il 70% della loro giornata vengono umiliate e subiscono le ire dei clienti insoddisfatti (un po come il capro espiatorio) per un servizio che non forniscono loro direttamente. Credo che il mettersi sulla difensiva e non essere molto disponibili ad aiutare sia una reazione abbastanza umana. Credo invece che se fossi nei loro panni e sentissi dall'altra parte del telefono una persona che capisce fino a che punto arriva la mia responsabilità e si rendesse conto che il mio ruolo in quel momento è aiutarla a trovare una soluzione mi sentirei molto più predisposto ad aiutare piuttosto che difendermi. A questa soluzione sono arrivato proprio facendomi la domanda migliore: come posso risolvere più velocemente questo problema e farmi aiutare? La risposta che mi sono dato è stata: valorizzando il lavoro della persona che è li per aiutarmi. Ora ogni volta che faccio una chiamata, 90 su 100, risolvo i miei problemi e mi sento anche più soddisfatto. Consiglio: provare per credere!

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  9. Amo tantissimo Daniel Pennac e la serie di Malàussene, il cane Julius, Julie e tutta la tribù.. Che stile! E' un grande il professore di francese! Per quanto riguarda il mio pensiero sulla comunicazione è che chi impara a gestire e guidare il flusso conversazionale acquisisce un enorme potere. Insegnare queste tecniche è come distribuire a molti un grande potere. Spero ci si ricordi sempre che a un grande potere segue una grande responsabilità. (Uomo Ragno, Marvel)!

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  10. @anonimo : per porsi le domande giuste intendo dire farsi delle domande che in qualche modo possano orientare la tua attenzione verso la soluzione piuttosto che verso il problema. La nostra mente ha la capacità di concentrarsi maggiormente verso ciò che le indichiamo. Se durante una situazione di difficoltà mi domando "perchè a me?" la mia testa cercherà una risposta automaticamente.ma che risposta potrebbe esserci? "perchè sono sfortunato." se invece mi domando "Come posso uscire da questa situazione al meglio?" allora sì che troverò risposte utili per me

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  11. non avevo mai pensato che potessero esserci persone che fanno questo lavoro, che cosa bizzarra...però effettivamente è una grande idea. Comunque per rispondere ad Alvin credo che questa cosa del farsi le domande giuste sia davvero importante anche se non sempre è facile da attuare! Ci si deve sforzare, però sicuramente ne vale la pena.

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  12. Incredibile 'sta storia del capro espiatorio..a volte basta veramente solo sbollire un pò la rabbia per tornare a ragionare..io mi impegno sempre per farlo in modo ecologico, non facendo male a me e non facendo male agli altri, ma soprattutto faccio si che succeda in fretta!!..meno sto arrabbiata, meglio è!! Certo, non è sempre sempre sempre facile, ma credo che con l'impegno si possa arrivare a qualsiasi obiettivo!! E comunque rispetto ad un pò di tempo fa..grandi miglioramenti!!

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  13. veramente ci sono persone che fanno questo di mestiere...
    interessante..grazie x l'articolo come posso saperne di più???

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  14. E' incredibile di quante volte buttiamo via il nostro tempo e sprechiamo le nostre energie per arrabbiarci, ma poi con quale scopo? Non ci porta a nessun risultato utile...è molto utile il consiglio delle domande...grazie Alvin

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  15. AHAHAHAH che bello quest'articolo! Mi fa troppo ridere il "finto licenziamento".
    Comunque è vero arrabiarsi fa male alla salute!

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  16. A voolte la gente ha solo bisogno di sfogarsi un po', e usa queste situazioni per lasciare andare un po' di stress addosso a chi magari non c'entra niente...

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  17. Non ho mai sentito parlare di quel libro ma sbaglio o c'è un film che s'intitola proprio V per vendetta?

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  18. L'ho sentita anch'io sta storia del film..ce sta qualcuno che l'ha visto?? Com'è??

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  19. io ho letto un libro di Pennac....la mia prof in seconda liceo me lo fece leggere...è davvero particolare il suo modo di scrivere, direi unico!
    Sicuramente l'avrei apprezzato di più oggi da più grande!

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  20. la cosa che ti fa veramente girare le scatole è che a volte ti prendono in giro per guadagnare tempo le faremo sapere, tra 7 giorni lavorativi, e magari tu hai dato anche un acconto e la cosa strana che mi è capitata di persona è che solo nel momento in cui chiami e minacci prendere provvedimenti che si muovono e chi sà perchè dopo due giorni è tutto apposto. ma perchè si deve arrivare a questo?

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  21. le domande giuste... questo sì che è un buon consiglio... spesso mi capita di pensare "perché proprio a me?" "ma cosa ho fatto di male?" e dubito che questo mi porti lontano. spostare il focus sulla soluzione mi darà molti più risultati. grazie!

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