venerdì 31 dicembre 2010

YOUR TRAINERS GROUP

Buongiorno a tutti!! 
Ci tengo a concludere il mio anno parlando di un argomento che mi sta a cuore e lanciando un appello a tutti voi che seguite assiduamente i miei blog.


Chi mi segue da un pò sa che mi interesso moltissimo allo sviluppo personale, all'incremento delle proprie capacità e che spesso, quando il lavoro me lo permette, frequento numerosi corsi. 


Ho già parlato della mia esperienza con Your Trainers Group in qualità di allievo ai loro corsi e ho già espresso la mia opinione riguardo alla serietà e competenza di questa azienda. 
Your Trainers è speciale. Si distingue maggiormente rispetto a tutte le altre aziende di formazione, sia per la qualità dei docenti (dinamici, divertenti e professionali) sia per le qualità umane delle persone che ci lavorano. Raramente capita di incontrare persone così entusiaste, motivate da quello che fanno, positive e propositive, sempre disponibili a regalare un sorriso.


Bene. Quello che sto per raccontarvi ha dell'incredibile..
Diversi mesi fa scrissi un post http://sentirsibene.blogspot.com/2010. In questo post parlavo liberamente di quella che è stata la mia personale esperienza riguardo un corso frequentato con Your Trainers. Your One, un corso di crescita personale. 


A seguito di questo post ho ricevuto moltissimi commenti, per la precisione 60 commenti. Ma non sono gli unici commenti che ho ricevuto. (premetto che nel blog ho la moderazione dei commenti così da evitare lo spam).


Eh già! Ho ricevuto diversi insulti diretti alla mia persona! Inizialmente ho cestinato i commenti senza degnarli di attenzione e credendo che fossero semplicemente frutto di qualcuno che voleva attirare l'attenzione. Poi però sono accadute diverse cose che mi hanno dato un quadro molto più chiaro di quello che stava accadendo.


Da buon Blogger seguo anche altri Blog oltre il mio e tra questi c'è anche il Blog di Your Trainers (che consiglio a tutti voi).
Mi capita quindi di leggere questo articolo pubblicato da loro e di rimanere letteralmente senza parole : YOUR TRAINERS E IL PLAGIO


A quel punto mi si chiariscono molto le idee rispetto agli insulti ricevuti via mail... ma non è tutto.
Purtroppo ho anche avuto modo di vedere lo schifoso sito di cui si parla nel post che vi ho riportato (your trainers e il plagio).
E non indovinerete mai che cosa ho visto. Gli "onesti" signori che da mesi diffamano questa azienda senza uno straccio di prova ad avallare i loro deliri... forse non contenti dei pochi commenti al di sotto dei loro squallidi post hanno deciso di inventarsi i follower!


Che cosa significa? Significa che hanno avuto il coraggio di usare il nickname del sottoscritto (Alvin the Blogger) per scrivere un commento diffamatorio su Your Trainers.


Per prima cosa ci tengo a precisare che non sono io ad aver scritto quelle nefandezze. Mi rendo conto che non possiedo certo il copyright sul mio nickname ma certe schifezze proprio non me le sarei mai aspettate.


Vorrei solo riportare alcune considerazioni:


Gli insulti gratuiti a chi si espone a favore di un'azienda con cui si è sempre trovato più che bene sono squallidi e non fanno altro che dimostrare il livello di intelligenza di chi li scrive.


Mettere in mezzo i bambini è INCOMMENTABILE. Mi auguro solamente che possiate pagare a caro prezzo questa nefandezza.


 La campagna di diffamazione su internet dimostra che gli scopi di questa pseudo associazione sono tutt'altro che onesti.


E poi l'ultimo dubbio che mi preme davvero:
Ho visto che una "più o meno nota" associazione che si presenta come paladina in difesa delle vittime delle sette e dei ciarlatani ospita sul suo forum una sezione dedicata a Your Trainers. In più, in due occasioni, mette sul web, a disposizione degli utenti, due documenti provenienti dagli uffici di your trainers senza specificare la provenienza degli stessi.


Mi piecerebbe avere la risposta a un paio di domande (anche se in realtà io la risposta la so già ed è tutt'altro che piacevole):




  • Come ha fatto questa associazione a venire in possesso di documenti privati?
  • Se è vero che ha ricevuto delle segnalazioni da presunti genitori si è poi occupata di verificare la veridicità di ciò che questi personaggi affermavano?
  • Qualcuno che rappresenta l'associazione ha mai frequentato uno dei corsi di your trainers per verificare quello che viene affermato sul forum dell'associazione stessa?
  • Se non hanno verificato un bel niente allora perchè danno credito a una sola campana ignorando quello che quelli di your trainers dicono?
  • Perchè non verificano e poi eventualmente inseriscono il nome dell'azienda nel loro forum?
  • Come mai danneggiano deliberatamente il nome di un'azienda senza preoccuparsi se ciò che vene affermato sia vero o falso?
  • Quanta fiducia posso avere io che sono un libero cittadino (munito di senso critico) in un'associazione che non si prende la briga di appurare se quello che viene detto è vero? Come faccio a sapere che non hanno fatto così in ogni caso che hanno trattato?
Fortunatamente sono una persona con un forte spirito critico che mi porta a farmi delle domande utili quando leggo o vengo a sapere qualsiasi nuova informazione. 

Sapete... è facile insultare, denigrare, diffamare qualcuno senza avere l'obbligo di legare a certe espressioni il proprio nome..

E' la psicologia dell'anonimato. Dietro ad un nickname ci si può nascondere e riparare. Gli agnellini diventano leoni dietro lo schermo di un computer.. 
Dire qualcosa di bello su qualcuno o qualcosa è semplice sia che lo si faccia nell'anonimato che non. Anzi! Se sono cose belle spesso si è molto più propensi a legarci il proprio nome per prendersi il "merito".Certo.. è politically correct.




Mentre quando bisogna dire qualcosa di brutto.. allora è tutta un'altra storia.. ci vuole coraggio per dire certe cose. Ed è qui che entrano in scena i commentatori anonimi..così pavidi e meschini da non avere nessuna intenzione di legare certe affermazioni al proprio nome e cognome.. perchè nel mondo reale non avrebbero mai il coraggio di dire certe cose!


Il mio appello a voi followers è questo. Abbiate voglia sempre e comunque di verificare quello che vi viene detto. Non prendete per verità assolute le affermazioni di altri solo perchè dicono che loro sono i buoni che combattono il male..


verificate e riflettete..
io da  parte mia dico che Your Trainers è un'azienda SANA, PROFESSIONALE, ONESTA  e ricca di persone che vogliono davvero fare la differenza rendendo questo mondo un posto migliore!!! io tifo per YOUR TRAINERS!







mercoledì 29 dicembre 2010

AUGURI!!!BUON NATALE E BUON ANNO!

A TUTTI VOI CARISSIMI MIEI FOLLOWERS VA IL MIO PIU' SINCERO AUGURIO DI BUON NATALE E FELICISSIMO ANNO NUOVO!
CHE IL 2011 POSSA ESSERE UN ANNO RICCO DI SODDISFAZIONI E DIVERTIMENTO... E MAGARI, TRA I VOSTRI NUMEROSI IMPEGNI, TROVERETE UN MOMENTO PER SEGUIRE IL MIO BLOG!

AUGURI A TUTTI!!

ALVIN

lunedì 13 dicembre 2010

Comunicazione più che efficace... quando le immagini valgono più di mille parole

Nell'era di internet e della tecnologia moltissime aziende sentono la necessità di "stare al passo con i tempi" e sfruttare moltissimi canali di comunicazione che prima non esistevano... è ormai finita da un bel pezzo l'epoca del "Carosello" (e poi tutti a nanna!...) che conoscevano quelli della mia generazione. Dove tutte le pubblicità si susseguivano l'una con l'altra ed erano diventate ormai un appuntamento fisso per le famiglie italiane. Alcune pubblicità (o come si diceva a quel tempo, réclame, erano addirittura concepite e trasmesse come una piccola mini-serie a puntate. Rigorosamente in bianco e nero.


Oggi, nel 2010 (quasi 2011) le pubblicità si trasformano in veri e propri Film con tanto di effetti speciali e riprese da cardiopalma!


I canali di diffusione non comprendono soltanto la vecchia e amata televisione... ma circolano sul web tra You Tube, Facebook, Twitter... ecc.. 
E i creativi si sbizzarriscono per creare il video più divertente, più emozionante, più travolgente, per invogliare il proprio pubblico a condividerlo su qualcuno di questi canali aumentando così il range di probabili consumatori.


E' una lotta all'ultimo sangue che si disputa a colpi di musiche, sketch comici, attori Hollywoodiani e Location da urlo... mestiere pericoloso quello del pubblicitario...


Vi propongo qui di seguito due pubblicità: una dei bei tempi andati e l'altra piuttosto recente molto divertente!



mercoledì 8 dicembre 2010

Il giudizio... che Passione!

Spesso e volentieri, tendiamo a giudicare gli altri o le situazioni che ci si presentano, molto velocemente e ogni tanto con superficialità.
Sapete mediamente quanto tempo occorre ad una persona per dare un giudizio su qualcuno o qualcosa? 4 secondi.
4 secondi per decidere se il nuovo collega è una persona simpatica, antipatica, se è intelligente o no... 4 secondi per giudicare il nostro compagno di banco, il panettiere, il tabaccaio.
Vi sembra un tempo ragionevole?
Provate  a fermarvi per 4 secondi. E' il tempo appena sufficiente per allungare una mano e prendere una penna dalla vostra scrivania.
Purtroppo, come noi giudichiamo velocemente gli altri, lo stesso il mondo che ci circonda fa con noi.                                                        
Questo non significa che in un secondo tempo non sia possibile cambiare opinione, significa semplicemente che, almeno a mio parere, il famoso giudizio " a pelle" sia, il più delle volte, un giudizio superficiale e non determinante.
Prima o poi, tutti noi abbiamo detto la fatidica frase : "quello lì non mi piace, a pelle", cioè: "sento che quella persona non mi piace perchè in 4 secondi ho deciso, senza aver nessun riferimento, che non fa per me".
E poi arriva la migliore: a mesi di distanza, quella stessa persona che all'inizio non vi piaceva, ha un atteggiamento che per voi è "sbagliato"... e che cosa diremo? "Ecco, quello lì non mi è mai piaciuto, lo sapevo, me lo sentivo..."
Un istante per cancellare mesi in cui quella stessa persona si è comportata in maniera irreprensibile !
Sapete come mai accade? 


Perchè la nostra mente cerca costantemente continui riferimenti a ciò che pensiamo.


Provate a riflettere: 
come mai durante una giornata iniziata "male" sembra che accadano SOLO cose brutte?
E come mai, al contrario, in una giornata iniziata molto bene sembra che tutto fili liscio malgrado dei piccoli inconvenienti che superiamo brillantemente ai quali non facciamo neanche caso?


Una delle ragioni risiede proprio nel meccanismo della nostra mente secondo il quale essa "Ricerca" furiosamente  continui riferimenti al fatto che ABBIAMO RAGIONE.
Perchè a noi piace avere ragione....
E quale miglior modo di dimostrarlo se non con i fatti?
Ed ecco perchè, certe volte capita di trovarsi a dire "avevo ragione io quando dicevo che quello li era scorretto" si certo, lo dicevi appena un minuto dopo averlo conosciuto ma che importa! 
Quello che voglio dire è questo: potrebbe anche succedere, di giudicare malamente le persone che ci circondano, di additarle ed "etichettarle"... senza aver nemmeno provato ad immedesimarsi in loro, a capire, a chiedere.
Un proverbio indiano dice: 
"Prima di giudicare un uomo, cammina tre lune nelle sue scarpe"


Il che non significa che dobbiamo giustificare tutti gli atteggiamenti che ci fanno male o che ci danno fastidio.. basterebbe evitare di andare in giro con un'etichettatrice automatica sempre pronti a colpire!
Quando sentii per la prima volta questa "teoria"  iniziai a fare caso a quali pensieri facevo, quando mi venivano presentate persone nuove.
E mi resi conto che il mio "dito interiore" era sempre pronto a puntare e sparare un giudizio.
Già soltanto prestando attenzione ai miei pensieri, ho migliorato i miei rapporti e ho imparato a evitare spiacevoli fraintendimenti.


Provateci! 
E ora per sdrammatizzare.... una serie di video che insegnano  a non giudicare troppo presto!

domenica 28 novembre 2010

Aspettando Wikileaks. ore 21:14





Chiunque abbia visto almeno un telegiornale o abbia ascoltato la radio in questi giorni avrà sicuramente sentito parlare di Wikileaks.
Questa sera probabilmente milioni di persone si collegheranno ad internet sul sito http://www.wikileaks.org/ per poter assistere in diretta a quello che è già stato definito come il "nuovo 11 settembre della politica mondiale". 
Per chi non lo sapesse Wikileaks si presenta come un organizzazione internazionale formata da intellettuali, giornalisti, scienziati provenienti da tutto il mondo con lo scopo di divulgare documenti segreti, trafugati, sottratti e rubati senza autorizzazione da fonti che rimangono anonime.. 
E qui si parla di documenti Governativi molto scottanti a quanto dichiara il portavoce dell'organizzazione Julian Assange, che verranno diffusi alle 22:30 di questa sera sul sito (che da oggi pomeriggio è inacessibile perchè sotto attacco informatico) e domani su tutti i maggiori quotidiani internazionali.
Questa organizzazione non è nuova a questo tipo di "azioni". 
A luglio del 2007 infatti pubblica l' "Afghan War Diary" , una raccolta di oltre 90.000 documenti segreti dell'esercito americano sulla guerra in Afghanistan dal 2004 al 2009.
I documenti denunciano le atrocità nelle carceri, il ruolo di Al-Qaeda, le operazioni di copertura e il ruolo di Iran e Pakistan nella vicenda. 
Fino a qui la maggior parte di noi si trova daccordo con la diffusione di tali documenti. 
Se non fosse che ....


Nell'Afghan War Diary sono incluse le liste riportanti nomi e cognomi degli informatori Afghani che lavorano sotto copertura per gli Stati Uniti.


I talebani annunciano che cercheranno gli informatori per "punirli".


Associazioni internazionali tra cui Amnesty International hanno chiesto a Wikileaks di cancellare quelle liste dal sito per salvaguardare la vita di quelle persone. 


Wikileaks non ha accolto la richiesta.


A questo punto vorrei chiudere con una domanda per voi per lasciare spazio ai vostri commenti: 


Il sacrosanto diritto all'informazione  deve prevalere sempre?
Cosa ne pensate di questa fuga annunciata di documenti?





giovedì 25 novembre 2010

Quando l'occasione incontra la preparazione... Steve Jobs

"Siate affamati, siate folli", queste sono le parole che usa Steve Jobs, il padre della Apple Computer e della Disney Pixar durante il suo discorso ai neo laureati dell'Università di Stanford.
Jobs racconta la sua vita,i suoi successi, e spiega come i suoi "insuccessi" si siano trasformati   in opportunità di crescita e come lui stesso abbia avuto la capacità di far si che diventassero una "chiave di volta" verso un futuro ancora più brillante.


Ogni volta che vedo questo filmato, ripenso al discorso "di unire i puntini" e di quanto sia vero. 
Non sempre nella vita sappiamo con certezza che ciò che facciamo oggi ci servirà da subito. Ma di una cosa possiamo essere certi: 
che tutte le azioni che compieremo volte al nostro miglioramento, alla nostra crescita o ad arricchire il nostro sapere .. un giorno potrebbero rivelarsi come la scelta più straordinaria e sensata che abbiamo mai fatto... 



martedì 16 novembre 2010

IL potere della Comunicazione

Nel 2004 esce un nuovo spot della telecom. Lasciando perdere la compagnia di telefonia il messaggio è bellissimo e molto forte.



Fa riflettere. Ogni volta che parliamo con qualcuno, ogni volta che accendiamo il computer, che mettiamo un commento su un blog, che ci iscriviamo ad un gruppo di facebook piuttosto che un altro facciamo una scelta. Scegliamo di mandare un messaggio positivo o negativo, di appoggio o di rifiuto nei confronti di qualcosa. Che sia un'opinione, un valore o un'ideale.
Ognuno di noi nel proprio piccolo può scegliere. Scegliere di non voler dare spazio a chi incita pensieri razzisti, scegliere di non voler seguire la cosiddetta tv spazzatura, scegliere di dare voce a un pensiero importante. Le azioni che compiamo, anche le più insignificanti, possono fare la differenza. Siamo in un'era in cui abbiamo tutti la possibilità di esprimerci grazie a potenti mezzi di comunicazione. Siamo noi a dover scegliere che tipo di messaggio vogliamo mandare.

mercoledì 10 novembre 2010

COMUNICAZIONE AD UN COLLOQUIO DI LAVORO

tempo fa frequentai un corso di comunicazione efficace e fu importantissimo per migliorare in molti campi della mia vita: la famiglia, il lavoro, le amicizie...

Proprio qualche mese fa sono andato ad un colloquio di lavoro, più per curiosità che per necessità, e, come sempre più spesso si fa, ho dovuto interagire con un gruppo di persone, lì come me, "aspiranti" nuovi assunti. In questa prova dovevamo immedesimarci nei membri di una squadra in una simulazione aziendale per trovare una soluzione ad un problema di gestione delle risorse. Vi posso garantire che le nozioni apprese a quel corso hanno fatto la differenza per me ed il mio risultato.

Appena ho iniziato mi sono reso conto degli errori che stavano commettendo gli altri compagni di simulazione,ognuno di loro parlava cercando di imporre la propria idea, nessuno    ascoltava gli altri, alcuni erano sgarbati e prepotenti, altri rimanevano in silenzio con espressione confusa...  subito ho capito che anche grazie a questo avrei potuto emergere. Mi sono inserito nel dibattito e per prima cosa,ho applicato il principio cardine nella comunicazione: ASCOLTARE! Ovviamente non distrattamente ma veramente interessato alle idee delle altre persone. Anche se alcune proposte risultavano banali o impraticabili, mi sforzavo di cercare qualcosa di utile e positivo, o semplicemente, provavo a proporre una soluzione alternativa che potesse comunque avvicinarsi il più possibile alla proposta precedente. Non bocciavo categoricamente le idee degli altri, cercavo di analizzare insieme a loro i lati positivi e negativi della cosa. Ho sempre fatto in modo di essere propositivo e immediatamente la situazione intorno a me ha iniziato a cambiare.

Mi sono reso conto in pochi attimi che con le capacità che avevo imparato e utilizzato negli ultimi mesi esercitandomi con le persone che avevo intorno, stavo rapidamente entrando in sintonia con molti dei miei “finti colleghi”; allora ho iniziato a guidare la situazione facendo ragionare ognuno di loro sulle proposte che venivano valiate. E' stato illuminante! In poco tempo ero il Leader del gruppo. Sentivo che quelle persone mi percepivano come Leader! Mi trattavano come un Leader! Chiedevano la mia opinione, se parlavano si rivolgevano a me direttamente, alla fine di ogni proposta tutti guardavano me come se dovessi esprimere un giudizio. Quel giorno ho capito ancora una volta quanto è stato importante investire sulla mia formazione, sulla mia comunicazione, sulle mie capacità, sulla mia solidità. Investire su di me. Ho avuto il riscontro pratico di quanto essere un ottimo comunicatore possa arricchire a livello professionale (indovinate alla fine a chi hanno offerto il lavoro?) e personale. 
Questi risultati mi fanno capire quanto si possa ottenere, quanto si possa essere sicuri di sè, quante porte si possano aprire ad una persona che ha il coraggio e la saggezza per mettersi in gioco e scegliere di migliorare. Purtroppo la formazione in Italia non è ancora molto diffusa e conosciuta.

 Spesso mi sono stati fatti complimenti per le mie qualità e altrettanto spesso, quando spiego che si tratta di semplici principi da seguire, molti dicono: "già, ma tu sei portato" "Se io avessi le qualità di Tizio.." "Se io fossi intelligente come Caio"... Ebbene signori, io ha scelto nella vita di essere sia Tizio che Caio e alle volte anche Sempronio.. Ricordatevi sempre che nella vita bisogna anche avere la capacità di fare una buona impressione!


venerdì 5 novembre 2010

10 CONSIGLI PER PARLARE IN PUBBLICO!

Parlare in pubblico è una delle attività più importanti e comuni che determinano i risultati di professionisti e studenti. Essere nervosi di fronte a un pubblico è un'emozione universale; la sensazioni di essere “nudi” di fronte a una platea che ci scruta dall'alto al basso è tipica. La morsa allo stomaco, le mani sudate, la tachicardia, il respiro mozzato e la voce tremula... e chi almeno una volta non si è sentito a disagio dovendo esporre qualcosa di fronte a un pubblico?
Eppure qualunque carriera si scelga si dovrebbe avere la capacità di presentarsi in un certo modo. Devi per forza sapere come interagire al meglio con le persone, ne va dei tuoi risultati!
 Proprio per questo vorrei dare alcuni consigli su come comportarsi e prepararsi al meglio.

  • Il primo suggerimento che ti voglio dare è questo: sii naturale e esprimi ciò che sei, senza voler per forza impressionare l'uditorio.
  • Secondo: scegli di parlare davanti alle persone di qualcosa che ti appassiona sul serio. E se proprio devi parlare di qualcos'altro ricordati che se non ci metti tu una buona dose di entusiasmo difficilmente lo farà chi ti ascolta!
  • Terzo: considera bene chi hai davanti e cerca di capire in che modo quello che hai da dire possa rappresentare un beneficio per chi ti ascolta.
  • Quarto: impara a vendere e venderti meglio semplicemente consapevolizzando i tuoi punti di forza e lavorando sulla tua autostima.
  • Quinto: memorizza dettagliatamete tutte le informazioni che dovrai esporre.
  • Sesto: pensa chiaramente e parla in modo semplice, occhio a utilizzare un linguaggio troppo distante dalla realtà di chi ti ascolta.
  • Settimo: se alla fine del discorso vuoi che le persone pensino che sei molto bravo, non preoccuparti di motivarle, se invece vuoi che la gente alla fine del tuo discorso prenda una decisione, cambi un comportamento o passi all'azione, studia come creare delle presentazioni efficaci.
  • Ottavo: non c'è una seconda opportunità per fare una prima buona impressione, giocati bene i primi minuti, dedicando un po' di tempo a visualizzare mentalmente la situazione che vuoi creare, le prime battute del discorso ecc.. chi ben comincia è già a metà dell'opera.
  • Nono: la comunicazione si sviluppa su tre livelli: verbale, paraverbale e non verbale, significa che non contano solo le parole che usi, se vuoi che il messaggio sia efficace e arrivi devi essere congruente, cioè allineare i tre livelli della comunicazione.
  • Decimo: se vuoi trasformare la paura di parlare in pubblico in uno dei tuoi più grandi punti di forza, sappi che ci sono corsi utilissimi per diventare un oratore efficace. 


Mi permetto di segnalare alcune delle migliori aziende italiane in questo campo.
Your Trainers Group
Comteam
Max Formisano

Divertiti a sperimentare questi nuovi consigli e ricorda che oratori non si nasce, si diventa!

giovedì 28 ottobre 2010

Menti e sarai scoperto, i segreti del linguaggio del corpo!

I pensieri generano azioni, le azioni non sono altro che gesti.. e i gesti trasmettono messaggi. Molte volte siamo talmente concentrati su ciò che stiamo dicendo che ci dimentichiamo totalmente COME lo stiamo dicendo. Il tono della voce che usiamo, le pause che facciamo tra una frase e l’altra , i gesti che compiamo mentre stiamo parlando o anche solo ascoltando. Tutto ciò che non rientra nel “cosa stiamo dicendo” (le parole che usiamo) è definito dalla comunicazione come linguaggio non-verbale. E forse vi stupirà sapere che nella comunicazione tra esseri umani il linguaggio non verbale ha un’incidenza molto maggiore rispetto a quello prettamente verbale.
Le percentuali precise sono:

  • linguaggio verbale (le parole che uso, cosa dico) 7%
  • linguaggio para-verbale (timbro, tono della voce,come lo dico) 38%
  • non-verbale (i gesti,le espressioni, la gestione dello spazio intorno a me) 55%.

E’ interessante pensare a queste percentuali. La comunicazione non-verbale incide per il 93%!

Ultimamente in televisione è molto seguita la serie tv “lie to me” con Tim Roth che interpreta uno stravagante studioso di comportamento e linguaggio capace di scovare una bugia per quanto ben celata proprio grazie ai gesti, alla postura, alle micro-espressioni facciali delle sue “vittime”, insomma.. grazie al loro linguaggio non-verbale.

Ma è davvero così? E’ davvero così “semplice” leggere i nostri interlocutori? Avevamo la soluzione sotto i nostri occhi e non ce ne siamo mai accorti?

La risposta è si e no. Nel senso che: si, il linguaggio del corpo è spesso sottovalutato ma soprattutto poco conosciuto e in molti casi è rivelatore. Non di bugie. Di stati d’animo, di emozioni. Come esseri viventi abbiamo la necessità di esprimerci, non solo a parole ma anche con il nostro corpo. Infatti, anche se abbiamo sviluppato un concetto di felicità e possediamo le parole per esprimerlo non cessiamo comunque di distendere le labbra nel modello d’azione chiamato SORRISO.

Il linguaggio non-verbale però non va inteso come una potente macchina della verità. Se così fosse, avremmo risolto gran parte dei problemi legati alla giustizia!Niente processi!Abbiamo il dott.Lightman che indaga!

Bisogna riconoscere però che spesso, molte menzogne e molti comportamenti poco veritieri non vengono scoperti, non tanto grazie alla bravura del bugiardo piuttosto alla scarsa capacità di attenzione di chi ascolta. Vediamo il classico e più conosciuto gesto di “grattarsi” o toccarsi il naso.


Molti osservatori hanno notato che spesso questo gesto si accompagna alla menzogna. Ma immaginate questa situazione: Un uomo ne intervista un altro. Inizialmente le sue domande sono semplici e le risposte che riceve sono brevi e chiare. Ad un certo punto arriva la domanda difficile. La persona intervistata dopo un attimo di silenzio, durante il quale si tocca o gratta il naso, riponde con calma e tranquillità. La domanda non richiede una risposta falsa. E’ semplicemente una questione complicata sulla quale c’è bisogno di riflettere. Allora perché toccarsi il naso?Semplicemente perché il passaggio tra domande semplici e domande complicate genera un momento di “tensione”.

Fatta questa premessa di “valutare sempre i gesti e i segnali “ senza essere categorici, vediamone alcuni segni rivelatori della menzogna:
  1. Tenere ferme le mani in maniera quasi innaturale(incrociarle o incrociare le braccia). Perché? Perché sappiamo bene che quando parliamo le nostre mai si muovono.Quello che non sappiamo è COME. Quando si mente si cerca inconsciamente di impedire alle nostre mani di “smascherarci”. 
  2. Auto-contatti mano-volto: toccarsi il mento, coprirsi la bocca, sfregarsi il naso, lisciarsi un sopracciglio, toccarsi il lobo di un orecchio. Perché? Inconsciamente quando mentiamo una parte di noi si sente a disagio e vorrebbe “nascondere” ciò che facciamo e quindi tende ad usare la mano come bavaglio. D’altra parte se stiamo mentendo dobbiamo permettere alle bugie di uscire dalla nostra bocca quindi una parte di noi cerca di bloccare il segnale rivelatore. Il risultato è questo contatto-abortito che si sfoga su altre parti della faccia.
  3. Muovere di più il corpo: piccoli movimenti posturali, spostamenti del corpo per cambiare posizione più frequenti del normale.Sono segnali che rivelano movimenti intenzionali di fuga fortemente inibiti.
  4. Scuotere la mano. Mentre tutti i movimenti delle mani vengono soppressi, questo è l’unico che si accentua. E’ come se le nostre mani volessero declinare ogni responsabilità di ciò che viene detto.

lunedì 25 ottobre 2010

V per Vendetta

Chi di noi potrebbe dire di non aver mai vissuto una situazione in cui scontento, arrabbiato e frustrato per un disservizio ricevuto da un'azienda (o tante volte da un'istituzione pubblica), per essere stato trattato male da un impiegato al telefono e avrebbe tanto voluto trovarsi di fronte IL COLPEVOLE del misfatto o meglio il direttore dell'impresa e assaporare in bocca il dolce gusto della bieca e strisciante VENDETTA?!!

A tutti almeno una volta nella vita è accaduto di sentirsi in diritto di puntare il dito e urlare la propria rabbia.
Eh sì, perché è umano… quando ci si trova in una qualsiasi situazione particolarmente spiacevole è più semplice trovare un colpevole, un capro espiatorio su cui sfogarsi… e cosa si fa quando non si trova? Semplice ! Lo si va a cercare!

Tutti coloro che hanno letto il libro di Pennàc “il signor Malaussene” sanno infatti che la professione di Benjamin (uno dei personaggi) è proprio quella del : CAPRO ESPIATORIO!presso un grande magazzino. E il suo ruolo è quello di “sedare” gli inferociti clienti prendendosi la responsabilità di qualsiasi lamentela.

Ma sappiate che questo mestiere non è più solamente fantasia! Infatti negli stati uniti è una professione a tutti gli effetti.

Mi spiego meglio. Prendiamo l’esempio di un grande magazzino. Tanti clienti, tanti servizi e la ormai assoluta certezza che in questo grande meccanismo non tutti gli ingranaggi funzionino sempre alla perfezione… e allora sbucano fuori decine di clienti che per i motivi più disparati si sentono traditi, sono scontenti, alcuni di loro rabbiosi gridano alla vendetta! E non si fermeranno di fronte alle timide scuse della piacente ragazza all’ufficio informazioni vestita solo di uno scollatissimo abitino in stile natalizio (siamo sotto le feste) con tanto di cappellino rosso e pon pon binco e vaporoso in cima…. Immaginatevi lo scenario di guerra… al ritmo cadenzato di un “mi scuso moltissimo” e un “mi dispiace.. purtroppo non so come aiutarla” la ragazza va avanti per circa un’ora.. è ormai in un bagno di sudore, le sue guance avvampano di imbarazzo e il trucco perfetto fino a un’ora prima ormai sta per cedere alle lacrime di sconforto mentre i clienti imbufaliti fanno capannello di fronte alla reception. Alcuni alzano i toni, altri parlano ad alta voce di “Incompetenza” o di “ Maleducazione” mentre altri condividono le proprie sventure fomentando così gli animi già surriscaldati.. “anche a lei hanno dato il telefono rotto?” ”Roba da non credere!” “A me hanno anche trattato male al telefono!” “ Allora lo fanno con tutti!” ” Chiamiamo il direttore! Scriviamo al giornale!”… e il direttore è lì, nascosto dietro all’albero di natale pieno di palline all’ingresso ,che guarda terrorizzato quella scena da saloon asciugandosi il sudore dalla fronte stempiata , sapendo bene che se non farà qualcosa si trasformerà presto in una scena da arena di gladiatori con la povera ragazza assunta da una settimana come preda … E il direttore in preda al panico pensa .. se si alza e va in soccorso della povera impiegata (che è ormai sull’orlo delle lacrime e finge disperatamente di cercare dei moduli per far vedere che si sta dando da fare per aiutare i clienti) allora le ire degli ormai quasi ex-clienti si catalizzeranno su di lui , e dopo aver ascoltato le urla e gli improperi di ogni singola persona per almeno dieci minuti l’una, dovrà passare la serata, oltre l’orario di chiusura a cercare di rimediare e a raccogliere lettere di inutili lagnanze varie per ore… ma è il 22 dicembre e sua moglie questa sera ha preparato il polpettone.. e poi avevano in programma di guardare il film affittato da due giorni ormai… come fare ?!
Ed ecco che appare.. come un super-eroe con alle spalle la luce bianca il CAPRO ESPIATORIO. Una persona assunta appositamente per fingere di essere l’impiegato un po’ tonto e scortese responsabile di ogni singolo disguido che i clienti hanno avuto con il grande magazzino. Il direttore si fa strada nella folla, si avvicina ai clienti, e dopo aver accolto pazientemente ognuno di loro nel suo ufficio e ascoltato le lamentele finge di chiamare al telefono il responsabile di questa “terribile e incresciosa situazione”. Il “finto” impiegato si presenta nell’ufficio, il direttore lo rimprovera duramente, lo sgrida, lo umilia anche e poi … il colpo di scena … LO LICENZIA! IN TRONCO! .. a questo punto accade una cosa straordinaria… il 99% delle persone che fino a un secondo prima erano pronte ad uccidere… improvvisamente sminuiscono il problema! “ma no .. si figuri.. non lo licenzi… per così poco.. non è necessario.. dopotutto è una cosa risolvibile.. tutto sommato anche io ero nervoso e ho trattato male il signore…” ahhhhhhh… il senso di colpa… che sentimento straordinariamente potente…

E ricordatevi bene che si tratta di una commedia recitata alla perfezione ! Il direttore si sente libero di dire e fare ciò che vuole! Tanto il suo “finto” dipendente è assunto proprio per essere licenziato con una media di dieci volte al giorno!

E cosa ci insegna tutto questo?

Che imparare a gestire le nostre emozioni è fondamentale . Spesso le emozioni negative si impossessano di noi e ci fanno dire e fare cose che normalmente non faremmo mai. Offuscano la nostra comprensione e soffocano la tolleranza. Pensate a quei clienti. Urlano, gridano, insultano e nel fare ciò perdono tantissimo tempo! E poi? Quando viene dato loro quello che chiedevano da ore .. si tirano indietro. Questo perché era la rabbia a parlare, probabilmente giustificatissima, ma sempre rabbia.

E quale miglior metodo per gestire i sentimenti negativi se non quello di utilizzare la comunicazione con noi stessi?

“come posso fare per risolvere questa situazione?”, “Come posso fare per ottenere quello che voglio senza perdere tempo?” fatevi le giuste domande!

E comunicate nel modo migliore con gli altri! Sicuramente saranno disponibili ad aiutarvi!
”Non esistono persone totalmente “cattive”. Date loro il tempo e vi mostreranno il loro lato migliore” Randy Pausch

venerdì 22 ottobre 2010

A scuola da Josè


Tempo fa ho frequentato un corso di comunicazione che mi ha dato modo di riflettere su di un argomento a me caro. Da buon sportivo italiano sono innamorato del gioco più famoso del mondo, il calcio, e da buon milanista “non simpatizzo” per i cugini interisti... Quest'anno che finalmente abbiamo una squadra competitiva il campanilismo si acuisce, ma degli ultimi due anni di fasti interisti una cosa mi è rimasta negli orecchi: Jose Mourinho.
Dal momento in cui è arrivato c'è stato qualcosa di diverso e adesso che non c'è più qualcosa a tutti un po' manca. Mi sono sempre chiesto se l'Inter fosse sostanza o soltanto un fuoco di paglia attizzato da un uomo sopravvalutato. Di sicuro si potrà dire tutto di quest’ uomo ma se c'è una dote che devo riconoscergli è sicuramente la capacità di farsi amare come leader; la capacità di chiedere a un fuoriclasse assoluto come Eto'o di fare il terzino con due Champions nel palmares personale e di spremere come degli stracci umidi giocatori affamati di risultati, la capacità di chiedere sempre.... e ottenere sempre ciò che voleva.
La differenza si nota adesso: basta guardare quel pacioso di spagnolo che siede sulla stessa panchina. Niente da dire, per carità, grandissima persona, ma il paragone non regge. Mourinho comunicava con ogni sua parte del corpo, comunicava parlando, gesticolando, stando zitto, o con un cenno dell'occhio, comunicava con le mani con le braccia con i piedi, anche con la punta dei capelli... Ma la cosa più importante che ho imparato a questo corso di comunicazione, arte in cui l'uomo di Setubal è maestro, è l'importanza della comunicazione che va verso se stessi. Se è vero che è importante e che fa la differenza ciò che siamo capaci di dire agli altri lo è ancor di più quello che ci diciamo in ogni momento della nostra giornata.
Quello che pensiamo di noi, delle nostre capacità, dei nostri obiettivi, dei nostri sogni.
Se è vero che la qualità della nostra vita dipende dalla qualità della nostra comunicazione dovremmo andare tutti a lezione da Josè.


sabato 16 ottobre 2010

Come imparare a comunicare?


Spesso, quando si parla con qualcuno – sia che si tratti di persone che riguardano il lavoro, amici, conoscenti o familiari – alla fine della conversazione capita di pensare: ”Avrà capito quello che volevo dire?” o meglio “Sarò riuscito a far capire ciò che pensavo? Avrò trasmesso esattamente quello che volevo a quella persona o sarò stato frainteso?”

Sono sicuro che sarà capitato a molti, almeno una volta, di discutere o litigare con qualcuno semplicemente per la difficoltà di capire l’altra persona e non davvero per una differenza di punti di vista o distinte opinioni, ma proprio per aver capito male o frainteso il messaggio che si voleva mandare!

Capita poi di sentire parlare alcuni personaggi, magari del mondo dello spettacolo come presentatori e giornalisti, e comprendere immediatamente un fraintendimento riguardo il senso di ciò che volevano in quel momento comunicare.

E allora la domanda che ci si fa riguarda il come fare ad apprendere, non solo un’ottima proprietà di linguaggio, dovuta spesso agli studi effettuati, alla lettura e a una cultura medio-alta, ma proprio dove poter imparare a comunicare bene, in modo efficace, che non significa altro che riuscire a trasmettere esattamente il messaggio che si vuole, con l’impatto emotivo e il significato che si è pensato.

Al giorno d’oggi in Italia i luoghi dove imparare a comunicare meglio sono molti. Tantissime sono le società che si occupano di comunicazione efficace. Molte aziende, professionisti e studenti hanno già deciso di partecipare a seminari sull’argomento, o magari di usufruire dei consigli di un consulente esperto per poter migliorare in un’area così determinante.

Queste persone hanno ormai capito che ognuno di noi vive nell’impossibilità di non comunicare e che la capacità di farlo efficacemente crea una grande differenza nei risultati personali e professionali.

lunedì 11 ottobre 2010

La qualità della nostra vita


"La qualità della nostra vita dipende dalla qualità della nostra comunicazione"
A. Robbins.

Ogni giorno, ogni istante della nostra vita comunichiamo, le nostre parole sono uno dei nostri mezzi di comunicazione, ma anche la nostra voce, i nostri gesti e il nostro corpo comunicano...
In quest’era è necessario essere consapevoli che più una persona migliora le sue strategie comunicative a tutti i livelli, più sarà in grado di raggiungere e conquistare i suoi obiettivi
in qualunque campo: nel lavoro, negli affari, con gli amici, la famiglia, nella relazione di coppia.

Sì, perché comunicare efficacemente significa adottare un ascolto empatico, entrare in rapporto con l'altra persona e, capendola, cogliendo la sua mappa del mondo spiegare produttivamente la nostra così da raggiungere un obiettivo comune.
La comunicazione di un individuo però, per essere davvero efficace con gli altri deve prima diventare efficace con se stessi.
Imparare a comunicare con se stessi significa adottare un vera e propria "comunicazione autentica", basata sulla coerenza, sulla solidità e sull'onestà.
Significa adottare un linguaggio potenziante, farsi domande produttive che focalizzino la nostra mente sulle soluzioni e non sui problemi, significa imparare a lavorare su di sé ad entrare nel profondo di noi stessi in modo da capire per capire che tipo di valori, di credenze o filtri stanno dietro alcuni modi di dire o alcune modalità comunicative.

Imparare a comunicare significa arricchirsi, arricchire la propria mappa del mondo, le proprie conoscenze, cogliere maggiormente le sfumature.

Tutto ciò non può che essere davvero un modo ecologico per sperimentarsi e sperimentare la realtà intorno a sé, concedendosi il lusso di essere davvero artefici del proprio futuro e dei propri successi.