Qualcuno magari si sta chiedendo.. ma perchè un articolo del genere in un Blog che parla di comunicazione?
Ehhh...mi sa tanto che quel qualcuno non ha dei figli.
Mai nella mia vita la mia capacità di comunicazione è stata testata, pesata, analizzata e messa alla prova come da quando ho dei figli. E chi li ha può facilmente capirmi.
Una delle iniziali "sfide" che io e la mia dolce metà abbiamo dovuto affrontare nei primi giorni di vita dei nostri cuccioli è stata la nanna... la famigerata nanna....!!
A questo punto voglio fare una premessa fondamentale: amo i miei figli più di ogni altra cosa al mondo,li adoro, sono la mia felicità più grande,farei qualsiasi cosa per vederli felici, morirei per loro....
MA....
Nell'istante in cui arrivava l'ora della nanna il piccolo fagottino gorgogliante si trasformava in un solo terrificante istante in un malefico nanerottolo urlante dotato di sirene ed amplificatori!!!
Un mix letale di lacrime, moccio, urla da condannato a morte, pugnetti e gambine scalcianti e,con il passare del tempo, corredato di ululanti "mammmaaaaaaa, papaaaaaaaaaaaaa!!!.....
E noi... affranti, in preda al panico, sentendoci anche un pò colpevoli di esserci macchiati del crimine di aver lasciato il piccolo "angelo" in preda al cieco terrore correvamo per i corridoi di casa, di notte,e come atleti olimpici, saltavamo tavolini, comodini, cani e ciotole piene di acqua e in meno di un nanosecondo eravamo al capezzale della piccola "vittima" e mia moglie velocissima lo prendeva in braccio e iniziava a dondolarlo....
e provate a indovinare cosa faceva il piccolo lestofante?
Non c'era nemmeno bisogno che lo prendesse... nell'istante in cui vedeva le braccia della mamma tendersi verso di lui, il piccolo manipolatore smetteva immediatamente di piangere.. gli occhi più asciutti del deserto del Sahara, naso libero come la pubblicità delle Vicks, e il sorriso beato degno di una pubblicità della Mulino Bianco...
E il paradiso terrestre durava fino a che il piccolo, addormentato, non veniva rimesso a letto... giusto il tempo di arrivare al nostro letto, mettersi sdraiati e chiudere gli occhi e... HHHHHUUUUUUUAAAAA!!!!!
E via così...
Ora, per le prime settimane ci sono cascato anche io in questo perfido giochetto...
poi ho iniziato a guardare il piccolo "angelo" che smetteva di piangere non appena veniva preso in braccio con occhi diversi...
E non ci crederete... ma a parte la soddisfazione che potrebbe provare un investigatore nello sventare un piano diabolico ho provato anche una grande ammirazione....
già... perchè avevo capito di aver incontrato uno degli esponenti di una lobby potentissima al mondo, capace di manipolare e rigirare grandi numeri di adulti a proprio piacimento... dei maestri della comunicazione a tutti i livelli....
I BAMBINI
Si esatto.. bambini... dolci, meravigliosi esserini capaci di trascinarvi alle due di notte, a dicembre, in pigiama, a guidare la macchina intorno all'isolato di casa nella speranza di farli addormentare, piccoli dolci cucciolotti per i quali sieti disposti ad uscire alle tre del mattino nel parchetto sotto casa d'estate a spingere la carrozzina perchè... "quando lo portiamo fuori in carrozzina si rilassa subito e si addormenta...."... e mentre scrivo mi viene da ridere perchè nonostante avessi letto praticamente dovunque che tutto questo non dovrebbe essere fatto io queste cose le ho fatte TUTTE quante, una dopo l'altra, in preda al sonno e alla disperazione...
Si perchè.. io scherzo e ironizzo... ma è proprio vero che certe volte i bambini vi prendono per "sfinimento".. nel senso che arrivate ad un punto tale di stanchezza mista a nervosismo e rincoglionimento che sareste disposti a qualsiasi cosa pur di risolvere la situazione....
Eppure una soluzione c'è.Ed è tutto scritto in un libriccino di appena 120 pagine.
Io l'ho trovata poco prima della nascita del mio secondo figlio e quando ho letto il titolo e la breve descrizione del libro che avevo preso in mano con un gesto quasi automatico ho subito pensato:
- Nulla accade a caso
- Era senza ombra di dubbio un segnale divino (he he )
- Se quel libro avesse funzionato avrei ballato nudo la macarena
Ho comprato il piccolo libretto, sia per i motivi sopracitati che per curiosità. La sera stessa io e mia moglie abbiamo iniziato a leggerlo e in un'ora avevamo finito.
Ora... battute e ironia a parte.
L'insonnia, ovvero l'incapacità di soddisfare il bisogno di riposo, nei bambini incide moltissimo sul loro atteggiamento vitale.
Ed ecco allora spiegati l'irritabilità, l'inquietudine, il cattivo umore, i pianti senza motivo e l'iperattività... eh già, perchè la stanchezza, nei bambini, funge da eccitante.
Altre conseguenze del cattivo sonno sono : la mancanza di attenzione, la troppa attenzione e dipendenza dalle persone che accudiscono il bambino e ... udite udite ... l'ormone della crescita (somatropina, o fattore hg) viene secreto durante le prime ore di sonno. Se il sonno del piccolo è irregolare può alterarsi la produzione di questo ormone e di conseguenza pregiudicare la crescita. I bambini che dormono male pagano lo scotto in termini di peso e centimetri.
Ciò che mi ha subito colpito positivamente di questo libro e del suo autore è l'approccio nei confronti dei genitori.
Forse molti di voi sono molto giovani e ancora non hanno conosciuto le gioie di essere genitori. Ma vi assicuro che la sensazione di impotenza e di "smarrimento" che si può provare da neo genitori, condita con un abbondante dose di paura di sbagliare potrebbe far tremare chiunque.
Voglio subito rassicurarvi.. con il tempo e la pratica si diventa sempre più bravi ma... ricordatevi sempre che nessun genitore è stato graziato da un libretto di istruzioni al momento della nascita del proprio figlio!
Per tornare all'approccio:
il libro esordisce con tre punti fondamentali per incominciare questo percorso di educazione o ri-educazione al sonno:
- il vostro bambino non ha nessuna malattia
- non ha nessun problema psicologico. E' dimostrati infatti, che nel 98% dei casi, l'insonnia infantile deriva da una cattiva abitudine al sonno e solo nel 2% dei casi si parla di "cause psicologiche".
- non è viziato; anche se a volte le malelingue vorrebbero farvelo credere.
E qui comincia la rieducazione al sonno. Eh già! Perchè non necessariamente dovete comprare questo libro solo se il bebè non è ancora nato!
Anche se siete tra quella categoria di genitori che guidano di notte, che spingono carrozzine in catalessi o che si addormentano a terra tenendo la mano del proprio figlio e si svegliano al mattino con la cervicale dolorante e il Voltaren affianco allo spazzolino da denti... c'è ancora tempo! C'è ancora speranza!
Quindi.. il sonno s'impara ! E ad accompagnare noi genitori in questa impresa ci sono il Dott. Eduard Estivill e la giornalista Sylvia de Bèjar.
E allora CONSIGLIATISSIMO questo piccolo libriccino a tutti i genitori!
E se non funziona, non arrendetevi! Provate qualcos'altro!
E da parte mia un grande IN BOCCA AL LUPO!!!