domenica 28 novembre 2010

Aspettando Wikileaks. ore 21:14





Chiunque abbia visto almeno un telegiornale o abbia ascoltato la radio in questi giorni avrà sicuramente sentito parlare di Wikileaks.
Questa sera probabilmente milioni di persone si collegheranno ad internet sul sito http://www.wikileaks.org/ per poter assistere in diretta a quello che è già stato definito come il "nuovo 11 settembre della politica mondiale". 
Per chi non lo sapesse Wikileaks si presenta come un organizzazione internazionale formata da intellettuali, giornalisti, scienziati provenienti da tutto il mondo con lo scopo di divulgare documenti segreti, trafugati, sottratti e rubati senza autorizzazione da fonti che rimangono anonime.. 
E qui si parla di documenti Governativi molto scottanti a quanto dichiara il portavoce dell'organizzazione Julian Assange, che verranno diffusi alle 22:30 di questa sera sul sito (che da oggi pomeriggio è inacessibile perchè sotto attacco informatico) e domani su tutti i maggiori quotidiani internazionali.
Questa organizzazione non è nuova a questo tipo di "azioni". 
A luglio del 2007 infatti pubblica l' "Afghan War Diary" , una raccolta di oltre 90.000 documenti segreti dell'esercito americano sulla guerra in Afghanistan dal 2004 al 2009.
I documenti denunciano le atrocità nelle carceri, il ruolo di Al-Qaeda, le operazioni di copertura e il ruolo di Iran e Pakistan nella vicenda. 
Fino a qui la maggior parte di noi si trova daccordo con la diffusione di tali documenti. 
Se non fosse che ....


Nell'Afghan War Diary sono incluse le liste riportanti nomi e cognomi degli informatori Afghani che lavorano sotto copertura per gli Stati Uniti.


I talebani annunciano che cercheranno gli informatori per "punirli".


Associazioni internazionali tra cui Amnesty International hanno chiesto a Wikileaks di cancellare quelle liste dal sito per salvaguardare la vita di quelle persone. 


Wikileaks non ha accolto la richiesta.


A questo punto vorrei chiudere con una domanda per voi per lasciare spazio ai vostri commenti: 


Il sacrosanto diritto all'informazione  deve prevalere sempre?
Cosa ne pensate di questa fuga annunciata di documenti?





giovedì 25 novembre 2010

Quando l'occasione incontra la preparazione... Steve Jobs

"Siate affamati, siate folli", queste sono le parole che usa Steve Jobs, il padre della Apple Computer e della Disney Pixar durante il suo discorso ai neo laureati dell'Università di Stanford.
Jobs racconta la sua vita,i suoi successi, e spiega come i suoi "insuccessi" si siano trasformati   in opportunità di crescita e come lui stesso abbia avuto la capacità di far si che diventassero una "chiave di volta" verso un futuro ancora più brillante.


Ogni volta che vedo questo filmato, ripenso al discorso "di unire i puntini" e di quanto sia vero. 
Non sempre nella vita sappiamo con certezza che ciò che facciamo oggi ci servirà da subito. Ma di una cosa possiamo essere certi: 
che tutte le azioni che compieremo volte al nostro miglioramento, alla nostra crescita o ad arricchire il nostro sapere .. un giorno potrebbero rivelarsi come la scelta più straordinaria e sensata che abbiamo mai fatto... 



martedì 16 novembre 2010

IL potere della Comunicazione

Nel 2004 esce un nuovo spot della telecom. Lasciando perdere la compagnia di telefonia il messaggio è bellissimo e molto forte.



Fa riflettere. Ogni volta che parliamo con qualcuno, ogni volta che accendiamo il computer, che mettiamo un commento su un blog, che ci iscriviamo ad un gruppo di facebook piuttosto che un altro facciamo una scelta. Scegliamo di mandare un messaggio positivo o negativo, di appoggio o di rifiuto nei confronti di qualcosa. Che sia un'opinione, un valore o un'ideale.
Ognuno di noi nel proprio piccolo può scegliere. Scegliere di non voler dare spazio a chi incita pensieri razzisti, scegliere di non voler seguire la cosiddetta tv spazzatura, scegliere di dare voce a un pensiero importante. Le azioni che compiamo, anche le più insignificanti, possono fare la differenza. Siamo in un'era in cui abbiamo tutti la possibilità di esprimerci grazie a potenti mezzi di comunicazione. Siamo noi a dover scegliere che tipo di messaggio vogliamo mandare.

mercoledì 10 novembre 2010

COMUNICAZIONE AD UN COLLOQUIO DI LAVORO

tempo fa frequentai un corso di comunicazione efficace e fu importantissimo per migliorare in molti campi della mia vita: la famiglia, il lavoro, le amicizie...

Proprio qualche mese fa sono andato ad un colloquio di lavoro, più per curiosità che per necessità, e, come sempre più spesso si fa, ho dovuto interagire con un gruppo di persone, lì come me, "aspiranti" nuovi assunti. In questa prova dovevamo immedesimarci nei membri di una squadra in una simulazione aziendale per trovare una soluzione ad un problema di gestione delle risorse. Vi posso garantire che le nozioni apprese a quel corso hanno fatto la differenza per me ed il mio risultato.

Appena ho iniziato mi sono reso conto degli errori che stavano commettendo gli altri compagni di simulazione,ognuno di loro parlava cercando di imporre la propria idea, nessuno    ascoltava gli altri, alcuni erano sgarbati e prepotenti, altri rimanevano in silenzio con espressione confusa...  subito ho capito che anche grazie a questo avrei potuto emergere. Mi sono inserito nel dibattito e per prima cosa,ho applicato il principio cardine nella comunicazione: ASCOLTARE! Ovviamente non distrattamente ma veramente interessato alle idee delle altre persone. Anche se alcune proposte risultavano banali o impraticabili, mi sforzavo di cercare qualcosa di utile e positivo, o semplicemente, provavo a proporre una soluzione alternativa che potesse comunque avvicinarsi il più possibile alla proposta precedente. Non bocciavo categoricamente le idee degli altri, cercavo di analizzare insieme a loro i lati positivi e negativi della cosa. Ho sempre fatto in modo di essere propositivo e immediatamente la situazione intorno a me ha iniziato a cambiare.

Mi sono reso conto in pochi attimi che con le capacità che avevo imparato e utilizzato negli ultimi mesi esercitandomi con le persone che avevo intorno, stavo rapidamente entrando in sintonia con molti dei miei “finti colleghi”; allora ho iniziato a guidare la situazione facendo ragionare ognuno di loro sulle proposte che venivano valiate. E' stato illuminante! In poco tempo ero il Leader del gruppo. Sentivo che quelle persone mi percepivano come Leader! Mi trattavano come un Leader! Chiedevano la mia opinione, se parlavano si rivolgevano a me direttamente, alla fine di ogni proposta tutti guardavano me come se dovessi esprimere un giudizio. Quel giorno ho capito ancora una volta quanto è stato importante investire sulla mia formazione, sulla mia comunicazione, sulle mie capacità, sulla mia solidità. Investire su di me. Ho avuto il riscontro pratico di quanto essere un ottimo comunicatore possa arricchire a livello professionale (indovinate alla fine a chi hanno offerto il lavoro?) e personale. 
Questi risultati mi fanno capire quanto si possa ottenere, quanto si possa essere sicuri di sè, quante porte si possano aprire ad una persona che ha il coraggio e la saggezza per mettersi in gioco e scegliere di migliorare. Purtroppo la formazione in Italia non è ancora molto diffusa e conosciuta.

 Spesso mi sono stati fatti complimenti per le mie qualità e altrettanto spesso, quando spiego che si tratta di semplici principi da seguire, molti dicono: "già, ma tu sei portato" "Se io avessi le qualità di Tizio.." "Se io fossi intelligente come Caio"... Ebbene signori, io ha scelto nella vita di essere sia Tizio che Caio e alle volte anche Sempronio.. Ricordatevi sempre che nella vita bisogna anche avere la capacità di fare una buona impressione!


venerdì 5 novembre 2010

10 CONSIGLI PER PARLARE IN PUBBLICO!

Parlare in pubblico è una delle attività più importanti e comuni che determinano i risultati di professionisti e studenti. Essere nervosi di fronte a un pubblico è un'emozione universale; la sensazioni di essere “nudi” di fronte a una platea che ci scruta dall'alto al basso è tipica. La morsa allo stomaco, le mani sudate, la tachicardia, il respiro mozzato e la voce tremula... e chi almeno una volta non si è sentito a disagio dovendo esporre qualcosa di fronte a un pubblico?
Eppure qualunque carriera si scelga si dovrebbe avere la capacità di presentarsi in un certo modo. Devi per forza sapere come interagire al meglio con le persone, ne va dei tuoi risultati!
 Proprio per questo vorrei dare alcuni consigli su come comportarsi e prepararsi al meglio.

  • Il primo suggerimento che ti voglio dare è questo: sii naturale e esprimi ciò che sei, senza voler per forza impressionare l'uditorio.
  • Secondo: scegli di parlare davanti alle persone di qualcosa che ti appassiona sul serio. E se proprio devi parlare di qualcos'altro ricordati che se non ci metti tu una buona dose di entusiasmo difficilmente lo farà chi ti ascolta!
  • Terzo: considera bene chi hai davanti e cerca di capire in che modo quello che hai da dire possa rappresentare un beneficio per chi ti ascolta.
  • Quarto: impara a vendere e venderti meglio semplicemente consapevolizzando i tuoi punti di forza e lavorando sulla tua autostima.
  • Quinto: memorizza dettagliatamete tutte le informazioni che dovrai esporre.
  • Sesto: pensa chiaramente e parla in modo semplice, occhio a utilizzare un linguaggio troppo distante dalla realtà di chi ti ascolta.
  • Settimo: se alla fine del discorso vuoi che le persone pensino che sei molto bravo, non preoccuparti di motivarle, se invece vuoi che la gente alla fine del tuo discorso prenda una decisione, cambi un comportamento o passi all'azione, studia come creare delle presentazioni efficaci.
  • Ottavo: non c'è una seconda opportunità per fare una prima buona impressione, giocati bene i primi minuti, dedicando un po' di tempo a visualizzare mentalmente la situazione che vuoi creare, le prime battute del discorso ecc.. chi ben comincia è già a metà dell'opera.
  • Nono: la comunicazione si sviluppa su tre livelli: verbale, paraverbale e non verbale, significa che non contano solo le parole che usi, se vuoi che il messaggio sia efficace e arrivi devi essere congruente, cioè allineare i tre livelli della comunicazione.
  • Decimo: se vuoi trasformare la paura di parlare in pubblico in uno dei tuoi più grandi punti di forza, sappi che ci sono corsi utilissimi per diventare un oratore efficace. 


Mi permetto di segnalare alcune delle migliori aziende italiane in questo campo.
Your Trainers Group
Comteam
Max Formisano

Divertiti a sperimentare questi nuovi consigli e ricorda che oratori non si nasce, si diventa!